Omeopatia, 7 anni dopo

Ciao!

Se sei arrivato su questo sito, probabilmente è perchè hai visto la puntata di “Presa Diretta” sull’omeopatia…

Questo blog da qualche anno è poco attivo , ma in passato ha avuto dei momenti piuttosto agitati. Il culmine di questi momenti è stato quando sono stato minacciato di querela dalla multinazionale Boiron per alcuni articoli sull’omeopatia.

Per leggere gli articoli e un riassunto degli eventi, vi rimando a questa pagina riepilogativa.
Per vedere la diffida che ho ricevuto da Boiron, la scansione delle due pagine la trovate qui e qui.

Se volete contattarmi, vi consiglio di usare il mio contatto facebook o twitter.

Se invece avete voglia di leggere qualcosa di interessante su questo blog, vi consiglio questi articoli:

C’è anche questa pagina con altri buoni articoli di vari argomenti:

I migliori post

Dopo il referendum inglese, che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Europa, mi sembra appropriato ri-postare un mio articolo del 2010, in cui proponevo alcune migliorie alla democrazia, che si dimostrava e continua a dimostrarsi inadatta in più di una circostanza.

E’ davvero troppo facile sobillare il popolo e fargli prendere decisioni avventate, e mi riferisco sia ai referendum di questi giorni che alle elezioni politiche (che le abbia vinte o perse il mio partito politico non cambia: vince il candidato che riesce a prendere in giro il popolo nel modo migliore). Come se non bastasse l’invecchiamento della popolazione sposta il peso verso gli over-60, generalmente più conservatori e poco inclini al cambiamento.

Lo dico subito per evitare fraintendimenti: TUTTI hanno il diritto di poter votare, non c’è dubbio… ma TUTTI devono dimostrare di meritarselo, cercando di arrivare informati al momento del voto.

La democrazia può reagire, la mia proposta di 6 anni fa era la seguente:

Vi pare giusto che il voto della trota Renzo Bossi possa valere quanto il vostro?

Vi sembra democratico che un perfetto deficiente che si presenta alle urne solo perché passava di lì per caso possa mettere una X su di una scheda elettorale e valere esattamente quanto la vostra impegnatissima, attentissima, magari sbagliata ma ultra informatissima opinione che vi siete formati in mesi di cocciuta riflessione politico-morale?

Vi sembra sana una società in cui i partiti fondano le campagne elettorali e i programmi per quel 20% di elettorato “incerto”, che non ha particolari idee ma vota in base a quanto sia simpatico o dia fiducia o promette vantaggiosi sconti/privilegi il candidato di turno, senza conoscere minimamente la sua storia e le sue idee per il futuro?

Beh, io mi sono veramente rotto di vedere migliaia di totali ignoranti che si presentano alle elezioni e decidono per conto mio, credo sia NECESSARIO porre un freno alla stupidità degli elettori e propongo una scheda elettorale modificata ad hoc con due obiettivi:

1) tagliar fuori quel 5-10% delle persone che sono così ignoranti da usare buona parte dei neuroni per ricordarsi di mettere una gamba davanti all’altra quando camminano;

2) limitare l’importanza della gente magari intelligente, ma così disinformata che non merita comunque di poter decidere delle sorti del paese.

Dato che non è mia intenzione far votare solo gli intellettuali superinformati, il mini test sulla scheda è veramente facilissimo, ma credo sia più che sufficiente a raggiungere i due scopi di cui sopra.
Ecco la mia proposta (più sotto una spiegazione passo passo):

Ora cerco di farvi capire perchè questa nuova scheda elettorale sarebbe una positivissima rivoluzione:

1) Le persone dovrebbero ricordarsi il cognome del candidato a cui vogliono dare il proprio voto.
E’ una cosa banalissima, ma quanti entrano nelle urne e decidono sul posto o si accontentano di piazzare una X sul partito preferito? Troppi.

Se vuoi votare, il minimo sindacale è ricordarsi il nome del tuo candidato.

2) Gli elettori dovrebbero ricordarsi il nome o la sigla del partito di riferimento.
Questo escluderebbe tutti i partitini inventati ad hoc per le elezioni, le liste fasulle e truffaldine che spesso ci ritroviamo davanti alle urne (177 alle ultime politiche!). Inoltre costringerebbe la gente a sapere quale partito è intenzionata a votare, non basta cercare quel simbolo con scritto in grosso “BERLUSCONI” o “DI PIETRO”, questa esaltazione della personalità è antidemocratica e da evitare il più possibile.

Se vuoi votare devi sapere il nome del partito preferito, sono i bambini che guardano le immagini, un elettore può anche ricordarsi il nome da solo.

3) Gli elettori avrebbero la possibilità di votare esplicitamente NESSUNO.
Questo permetterebbe all’elettore di mostrare la propria contrarietà a tutti i candidati e a tutti i partiti in modo attivo. Attualmente sono convinto che esista almeno un 4-5% delle persone che non va a votare per scelta ragionata, ma poi si ritrova nello stesso calderone dei menefreghisti che in quel weekend se ne vanno in vacanza. E’ giusto dar loro la possibilità di esprimere il dissenso (in Italia questo potrebbe diventare il primo partito).

Vorresti votare qualcuno che non si è candidato (o i piani alti dei partiti non l’hanno permesso)? Puoi votare “contro” tutti.

4) Gli elettori dovrebbero dimostrare di essere in grado di intendere e di volere, rispondendo a brevi e semplicissime domande. Sono assolutamente convinto che un paio di milioni di abitanti di questo paese sia completamente rincoglionito e non sappia capire la più banale delle domande; fallendo questi mini-test si ritroverebbero con il voto annullato e non sporcherebbero il risultato degli elettori portatori sani di cervello. Non è mia intenzione essere elitario e far votare solo gli intelligenti, infatti i test sono assolutamente scemi (il cavallo bianco di Napoleone e il calcolo di un paio di somme da prima elementare, suvvia!), ma sono convinto che farebbero cadere un bel po’ di elettori (faccio notare che solo togliendo il voto di”preferenza” qualche anno fa è crollato il numero di schede nulle… a quanto pare milioni di persone sbagliano se gli viene chiesto di mettere qualcosa più di una X su dei simboli!)

Se vuoi votare devi avere un livello di intelligenza degno di un umano pensante.

5) Gli elettori dovrebbero mostrare di avere un livello minimo di conoscenza della situazione politica del paese e di chi stia  per eleggere trovandosi al seggio il giorno delle elezioni. Non vedo perchè una persona totalmente fuori dal mondo possa votare senza alcuna cognizione di causa e far valere il suo voto come quello di chi si sbatte ad informarsi. Credo che in Italia ci sia un esteso numero  di elettori che vota il partito che ha consigliato il marito, il genitore, la figlia etc… questo si potrà continuare a fare (purtroppo), ma perlomeno diventerebbe obbligatorio un ripassino pre-elettorale per evitare che il proprio voto venga annullato per manifesta ignoranza.

Se vuoi votare devi essere almeno un minimo informato sulla situazione del paese.

Conclusioni

Ritengo che un buon 10% dei votanti fallirebbe clamorosamente il test, e un buon 5% non si ricorderebbe il nome del candidato o del partito.

Sei così scemo da non ricordare 3 cose fondamentali l’unico giorno in cui il tuo governo ti permette di esprimerti?
Non meriti di votare, resta a casa e lascia decidere chi si interessa realmente!!

Cosa ne pensate? Secondo me anche i risultati finali delle elezioni sarebbero decisamente diversi…

(il post è una provocazione, ma il problema del popolo ignorante è una pericolosa realtà)

Link all’articolo originale: http://www.blogzero.it/2010/02/18/democrazia-intelligente-idea-per-2010/

Un altro mio articolo, del 2013, sullo stesso argomento: Democrazia ti meriti di meglio

L’antimateria è tra noi: la PET

L’antimateria, questa sconosciuta… da molti è considerata quasi fantascienza, qualcosa di molto teorico che si può usare solo nei libri di Dan Brown per esplosioni gigantesche e in quelli di Asimov come propulsore di navicelle iper-veloci.

Questa natura “puramente teorica” dell’antimateria ha le sue motivazioni… infatti la scoperta è del 1928, quando Paul  Dirac si era trovato di fronte ad alcune equazioni che davano come risultati possibili sia dei valori positivi che negativi. Le equazioni di Dirac trattavano di fisica delle particelle e i risultati positivi si riferivano agli elettroni. Dirac ebbe la geniale idea di non scartare l’altra metà dei risultati, apparentemente senza senso, ma anzi dargli un valore fisico e dare il via alla teoria delle particelle di antimateria.

Scansione del cervello tramite PET

Scansione del cervello tramite PET

45 anni dopo questa idea apparentemente teorica diventa realtà pratica e l’antimateria non viene più usata solo negli esperimenti dei laboratori di fisica, ma anche nei nostri ospedali, ogni giorno.

Infatti la PET (tomografia a emissione di positroni), una tecnica di diagnostica medica usatissima per ottenere mappe dei processi funzionali all’interno del corpo, si basa sull’emissione di POSITRONI, una particella equivalente agli elettroni, ma di antimateria.

Come funziona questa tecnica? È piuttosto semplice da capire.

Leggi il resto dell’articolo

Nel 2010 avevo tradotto una vignetta trovata in rete che spiegava meglio di mille libri i problemi della nostra società, confrontando le visioni distopiche di due grandissimi scrittori del secolo scorso: George Orwell e Aldous Huxley.

La ripresento ora, perchè secondo me merita maggiore condivisione.
In fondo all’articolo metto il link agli ebook così che possiate leggerli (si può fare anche da Firefox o Chrome, scaricando l’estensione EPUBreader o Readium).

Se Orwell è famosissimo per il suo straordinario racconto “1984“, Huxley è meno conosciuto dal grande pubblico ma il suo “Il mondo nuovo” anno dopo anno si sta rivelando assai più preciso nella predizione della società rispetto al testo di Orwell.
Se letterariamente il libro di Huxley è decisamente meno interessante e scorrevole, sociologicamente stiamo parlando di un’opera che a mio parere dovrebbe essere letta nelle scuole, insieme a “Fahrenheit 451” di Bradbury e “La fattoria degli animali” di Orwell.

Per chi non l’avesse letto, passiamo subito alla splendida sequenza di vignette, che danno un’ottima visione d’insieme:

"1984" vs "Il mondo nuovo", vignetta in italiano

Clicca per leggere

L’incredibile preveggenza di Huxley, nato in Inghilterra nel 1894 e autore de “Il mondo nuovo” nel 1932 (!!!), lascia senza parole.

Se Orwell (che ha scritto “1984” nel 1948) si immaginava una società dominata da una dittatura di tipo sovietico, senza libertà e basata sulla mistificazione, Huxley vede il futuro come una società iper-consumistica dei nostri giorni, il cui unico obiettivo è la costruzione un proprio spazio vitale privato in cui rinchiudersi per raggiungere il proprio piacere personale disinteressandosi di tutti gli altri.

In questa società la verità viene raccontata, ma non interessa a nessuno.

Tutti stanno bene, sono difesi da ogni dolore e dalla tristezza, non si lamentano della propria posizione sociale perchè comunque hanno accesso a tutto quello di cui hanno bisogno: sono degli automi senza cervello, ma sono “felici”, o almeno pensano di esserlo.

Vignetta in alta qualità

Orwell, “1984” – Ebook gratuito (in inglese) (cliccate su epub o kindle in fondo alla pagina)
Orwell, “1984” – Ebook in PDF (italiano)

Huxley, “Brave New World” – Ebook gratuito (in inglese) (scaricate lo zip da questa pagina)
Huxley, “Il mondo nuovo” e “Ritorno al mondo nuovo” in PDF (italiano)

Orwell, “La Fattoria degli animali” – Ebook in PDF (italiano)

Articolo originale (con i commenti dell’epoca)